Frammenti di quotidiana poesia.
Stefania Nicolini li sa cogliere e accogliere per poi trasferirli nelle sue tele dove, grazie alla sua infinita sensibilità, avviene la trasmutazione alchemica.
La realtà si fa quasi aeriforme, perde definizione ma non intensità e lentamente si trasforma in immagine onirica.
I colori diventano surreali, carichi e confusi, paiono quasi non essere mai al posto dove ci aspettiamo che possano essere, perché nei sogni è così.
E’ la suggestione che conta, non l’aderenza all’effettività delle cose.
Possiamo partire da un volto, da un corpo, da un gestio ma poi dobbiamo essere disposti a lasciarci impressionare dai colori, a lasciarci guidare dalla luce verso ciò che conta.
Ciò che conta non è la realtà perché essa, in fondo, altro non è che un’illusione.
Ciò che conta è cosa ci resta dentro della realtà e questo lo scopriamo di notte quando perdiamo il controllo sul mondo reale.
“Noi siamo fatti della stessa sostanza materiale di cui sono fatti i sogni”
Noi siamo reali perché siamo sogni.